fotografie di Daniele Rossi
L’idea del progetto e’ quella di unire in un unica immagine un momento fugace e il luogo circostante, le architetture con momenti di vita. Rappresentare l’umanita’ imprigionandola dentro le architetture comtemporanee. Interpretare in modo diverso le architetture stesse della milano moderna fondendole con personaggi di passaggio, fermi in attesa o impegnati nelle loro attivita’.
” … queste immagini … Creano un interessante connubio tra architettura e street, tra stasi e dinamismo, tra orizzontale e verticale. Le linee oblique e lo sviluppo in altezza rendono bene il senso di una città dinamica, come deve essere la city. E, tuttavia, queste linee costruiscono anche le maglie di grate che sembrano imprigionare l’individuo, proprio nel mentre lo proiettano verso l’alto.” Marisa Prete, studiosa di semiotica, arte e fotografia
Un’altra idea alla base del progetto e’ quella legata ad una riflessione sui concetti di inquadratura e composizione che in fotografia mi affascinano molto. In queste immagini provo a ribellarmi a questi concetti e al tempo stesso ad esasperarli. Nella realizzazione delle immagini, scattate con la tecnica delle doppie esposizioni in ripresa, ho dovuto svolgere un doppio lavoro sull’inquadratura e sulla composizione dei due scatti pensando al risultato che ne sarebbe scaturito nella terza immagine, quella finale. Quello che mi interessava era creare un senso di disorientamento nell’osservatore ma al tempo stesso mantenere ordine, riconoscibilita’ figurativa e una forma di rappresentazione non troppo astratta.
“Daniele in questa serie utilizza l’approccio delle sovrapposizioni, creando ad arte una sovrattura per il mondo reale. Unisce due generi, la fotografia di elementi architettonici e la street e se vogliamo due filosofie, la pazienza del rigore e la confusione del caos. In questo modo sembra che quelle figure umane apparentemente naturali, immerse nelle loro piccole facezie, risultino imbrigliate, imprigionate perfino, dentro sovrastrutture di griglie artificiali che loro stessi hanno costruito.” Alberto Di Cesare, fotografo, docente di fotografia
Le immagini sono state scattate tra il dicembre del 2018 e la prima metà del 2020. La serie ne comprende molte altre, quelle che presento sono il frutto della mia selezione e dei preziosi consigli che ho ricevuto strada facendo.
Daniele Rossi
Modus operandi: doppie esposizioni, in ripresa, a mano libera, nello stesso luogo, a pochi istanti l’una dall’altra.
Stampe: Bruno Melada Stampa&Fine-Art