Solitudini impersonali

«Senza conoscere altre persone non è possibile né tradirsi né ferirsi l’un l’altro. Però non è neanche possibile dimenticare la solitudine. Gli esseri umani non potranno mai affrancarsi dalla solitudine. Del resto ogni uomo è comunque solo. Ed è soltanto poiché è possibile dimenticarlo che gli uomini riescono a vivere.»
(Kaworu Nagisa a Shinji Ikari, Neon Genesis Evangelion, episodio 24)

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri. (H. Hesse)

La solitudine è una condizione che mi spaventa ma che al tempo stesso mi affascina e che ricerco continuamente, intesa come “tempo per me stesso”, come stato d’animo e come condizione umana.

Saranno queste le ragioni per cui spesso mi trovo a cercare di rappresentarla anche in fotografia.

Queste sono Solitudini stilizzate, prototipali, impersonali, persino un po’ fredde e che non hanno la pretesa di approfondire uno stato d’animo così importante. Sono basate su un clichè che però racchiude un certo mio modo di fotografare. E forse un mio modo di essere.

Solitude is a mood that get me scared but fascinates me at the same time and that I continuously search. I intend it as “time for myself”, state of mind and also I accept it as a normal human condition.

These probably are the reasons why I often look for solitude in my photographs.

These images are stilyzed, impersonal, even a prototype of solitudes. They are cold rapresentation of solitude and do not pretend to represent a so complex and important mood.

“Anche l’intimita’ che portiamo con noi fa parte del paesaggio, il suo tono e’ dato dallo spazio che si apre la’ fuori ad ogni occhiata; ed anche i pensieri sono fenomeni esterni in cui ci si imbatte, come un taglio di luce su un muro, o l’ombra delle nuvole.” (Gianni Celati, Verso la Foce)

“Even intimacy that we bring with us is part of the landscape, its tone is given by the space that opens out there at every glance; and thoughts too are exterior phenomena that occurs to us, like a cut of light on a wall or the shadow of the clouds” (Gianni Celati, Verso la Foce)

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Cesenatico, 25 Aprile 2019

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